La chiesa di San Antonio a Bormio, edificata a partire dal 1356, è particolarmente ricca di affreschi e opere d’arte.
All’interno della chiesa è custodito il veneratissimo Santo Crocifisso…..
Arte e Cultura a Bormio – un opportunità in più
La Chiesa di Sant’ Antonio e Santo Crocifisso – Bormio
Inizialmente intitolata a Sant’ Antonio Abate e a Sant’ Agostino, ai nostri giorni è comunemente chiamata la chiesa del Santo Crocifisso di Combo.
La chiesa
Eretto a partire dal 1356, questo importante edificio religioso Bormino ospita al suo interno il misterioso e veneratissimo Santo Crocifisso. Di pregio sono anche i numerosi affreschi di vari stili ed epoche oltre che la nutrita serie di tavolette votive in onore delle grazie ricevute.
Entrati nella chiesa lo sguardo è rapito dalla figura di S. Antonio Abate. Questo dipinto, opera di Eugenio Ponzio, fu realizzato nel 1873. Le pareti laterali dell’altare principale, dipinti nel XVI secolo da Paolo Caylina il Giovane, rappresentano invece scene della vita del Santo.
Sempre dello stesso autore sono anche gli altri affreschi dell’abside e della sua volta raffiguranti l’Annunciazione e i quattro evangelisti ben riconoscibili grazie ai loro simboli tipici dell’arte quali l’uomo per Matteo, il leone per Marco, il bue per Luca e l’aquila per Giovanni.
Preziosi affreschi del XIV secolo sono inoltre presenti sulle pareti laterali e su quelle che separano la Navata dall’abside. Tra le opere principali ci piace segnalare quelle riguardanti la Crocifissione, la Pietà e soprattutto quello dedicato a S. Agostino, unico affresco dedicato al Santo al quale fu inizialmente intitolata la chiesa (con Sant’ Antonio) e del quale dopo la fondazione non si hanno più notizie significative in merito.
Particolare rilievo storico e artistico hanno anche gli affreschi al centro della navata e raffiguranti Dio, Gesù e la Madonna, con i Santi Gervasio e Protasio. Questi affreschi sono tornati alla luce solamente nei primi anni 2000 grazie ai lavori di ristrutturazione promossi dall’arciprete di Bormio Don Giuseppe Negri.
Il 17 gennaio
Ogni 17 gennaio, giorno di Sant’ Antonio, sul sagrato della chiesa si svolge la tradizionale benedizione degli animali. Un tempo la benedizione era riservata agli animali da soma mentre ai nostri giorni nostri agli animali da soma si aggiungono anche gli animali da compagnia.
Il Santo Crocifisso di Combo
Il crocifisso taumaturgico è ospitato dal 1738 nella cappella laterale, ad esso dedicata, nella chiesa di S. Antonio a Bormio.
La provenienza di questo importante manufatto religioso non è nota e, attorno ad esso, ruota un culto di particolare importanza per l’intera Comunità Bormina. Si racconta che durante un violento temporale estivo, un pastore della Valfurva aveva miracolosamente trovato riparo sotto un imponente tronco. Particolarmente colpito dall’evento l’uomo decise di ringraziare il Signore scolpendo un crocifisso in quel tronco a lui tanto caro e al quale presumibilmente doveva la vita. L’intagliatore fu però ucciso per mano di soldati infedeli.
La moglie del pastore decise allora di affidare il crocifisso alle acque del Frodolfo che lo trasportarono sino al Ponte di Combo dove fu ritrovato e da allora venerato da tutta la comunità.
Culto della Croce
La devozione popolare per il Santo Crocifisso è documentata fin dagli inizi del settecento, periodo al quale risalgono le prime processioni. Va tuttavia segnalato che il culto della croce non era una novità per Bormio. Già nel XIV secolo, il primo lunedì di giugno di ogni anno, una Santa Croce (oggi non più conservata) veniva portata dalla Chiesa Collegiata di Bormio fino alla Chiesa di Santa Maria di Livigno.
La processione doveva essere accompagnata da un lungo corteo al quale doveva obbligatoriamente prendere parte un uomo maggiorenne per ogni famiglia del contado. La pena per la mancata partecipazione al rito era una multa in denaro da destinare all’acquisto di cera per le chiese.
A questa celebrazione religiosa, decaduta verso la fine del XVI secolo, subentrò nel 1733 il trasporto del Crocifisso di Combo. Scopo del trasporto era quello di implorare la pioggia e la protezione divina nei periodi afflitti da guerre o epidemie. Al Santo Crocifisso ci si rivolgeva anche per chiedere la guarigione di un proprio congiunto. Invocazioni e ringraziamenti sono ben rappresentati dalle numerose tavolette ex voto presenti nella nicchia sotto l’organo.
Tradizione ancora oggi viva, sentita e fortemente partecipata, è il trasporto del Santo Crocifisso tra le contrade del paese negli anni giubilari.
Buona scoperta dei tesori nascosti di Bormio da Stefano e da tutto lo staff di Albergo Adele
Dati:
Coordinate geografiche del sito: 46°27’55” N 10°22’46’’ E – UTM 32T 605930 5146672
Escursioni nei pressi del sito: Passeggiata del benessere, dell’arte e della cultura.
Fonti: CMAV cartelli informativi
Volume – “La chiesa di san Gallo” di Ilario Silvestri
Fonti private Signora Maria Pedranzini
N.B. Il gruppo Volontari per la Cultura durante l’anno offre una serie di visite guidate alle chiese del Bormiese. Clicca qui per visualizzare le date di questa importante e validissima opportunità!
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