STEFANO BEDOGNÈ
UNA MATTINA SULLA STRADA DELLO STELVIO
Un racconto romanzato scritto con il cuore e con l’anima, tra verità e finzione, toponimi storici e ambienti naturali.
Questo libro è dedicato a tutte le persone che mi vogliono bene e a tutte quelle anime speciali che più o meno consapevolmente hanno camminato al mio fianco lungo il sentiero della vita.
L’ultima nata tra le piste ciclopedonali dell’Alta Valtellina; e forse anche la più bella. Un magnifico itinerario adatto a tutti e che, seguendo a ritroso il percorso del fiume Viola, corre con lieve pendenza tra magnifici scenari ambientali e paesaggistici lungo il fondovalle della Valdidentro. La vicinanza ai centri abitati e alla strada statale 301 del Foscagno offre la possibilità di interrompere in più punti l’itinerario “con l’opportunità” dei bus di linea della linea Livigno-Bormio, comodi per il rientro a Bormio.
INTRODUZIONE
L’ultima nata tra le piste ciclopedonali dell’Alta Valtellina; e forse anche la più bella. Un magnifico itinerario adatto a tutti e che, seguendo a ritroso il percorso del fiume Viola, corre con lieve pendenza tra magnifici scenari ambientali e paesaggistici lungo il fondovalle della Valdidentro. La vicinanza ai centri abitati e alla strada statale 301 del Foscagno offre la possibilità di interrompere in più punti l’itinerario “con l’opportunità” dei bus di linea della linea Livigno-Bormio, comodi per il rientro a Bormio.
Sentiero Viola
La meravigliosa strada ciclopedonale della Valdidentro
Lunghezza totale dell’escursione: 11.200 metri
Dislivello totale in salita: 281 metri
Tempo indicativo dell’escursione: 4 ore
Difficoltà: facile (3 su 10)
Stagione consigliata: dal 1° Aprile al 31 ottobre (dal 1 Novembre al 31 marzo il percorso è chiuso con ordinanza comunale)
Percorso adatto anche in giorni di pioggia: si
Caratteristiche generali dell’ambiente: scorci panoramici e vegetazione fluviale attraversando la Valdidentro
Presenza di acqua\fontane lungo il percorso: si
Percorso all’interno dei confini del Parco Nazionale dello Stelvio: no
Panchine lungo il percorso: si
Aree picnic lungo il percorso: si
Ristori o rifugi lungo il percorso: si (sul percorso e nei paesi accarezzati dal percorso)
Percorso ad anello: no
Percorso vai e vieni: no
Percorribile con passeggino: si
Località di partenza dell’escursione: Albergo Adele
Coordinate del punto di partenza: 46°28’16.99” N – 10°22’19.50” E ---- UTM: 32T 605333 - 5147339
Quota del punto di partenza: 1240 metri s.l.m. Quota massima toccata dal percorso: 1475 metri s.l.m.
Descrizione dell'itinerario: Sentiero Viola
Partendo dal piazzale di Albergo Adele si sale verso destra lungo via Monte Braulio e dopo 50 metri si prende la prima strada che si incontra sulla sinistra (via san Sebastiano). Dopo altri 50 metri si svolta sulla prima strada a destra, via U. Martinelli, che si segue fino al suo termine nei pressi del tornante della strada statale dello Stelvio. Questo tornante è ben riconoscibile per la sua bella scritta “Bormio”.
L’attraversamento stradale in questo punto è reso sicuro da un comodo sottopassaggio (sulla destra) dal quale prende inizio la strada pedonale\ciclabile che si percorrerà integralmente fino a raggiungere la chiesa di San Gallo. Lungo questo tratto di strada, dopo aver attraversato il torrente Campello, il percorso costeggia il campo da Golf di Bormio e la magnifica prateria di Premadio.
Raggiunta la Chiesa di San Gallo si attraversa la strada carrabile e si continua verso ovest per circa centocinquanta metri, su marciapiede cementato, fino ad incontrare una pista ciclopedonale asfaltata che scende sulla sinistra con indicazioni per il sentiero Viola. Si segue la ciclopedonale per circa 200 metri fino ad arrivare nei pressi di un ponte coperto.
Si attraversa il ponte e si prosegue su fondo sterrato. Dopo una breve salita, intervallata da un tornante, il percorso si inoltra in uno scenografico bosco di conifere tra le quali a farla da padrone sono Pini Silvestre e Abeti. Qui la strada si fa pianeggiante ed in breve porta agli sbarramenti idrici dell’azienda energetica a2a.
Raggiunti gli sbarramenti si prosegue, fino a raggiungere un incrocio, lungo la strada sterrata che corre sulla sinistra della rete di protezione dell’impianto.
Mantenendo la destra ed evitando ogni possibile deviazione in salita, si prosegue su percorso pianeggiante fino a raggiungere un ponte carrabile che attraversa il torrente Viola. (Nota: Lungo questo breve tratto di strada troveremo due deviazioni sulla sinistra. Entrambe le deviazioni portano alla bella area ricreativa “Planec”, in circa 5 minuti di percorso dall’incrocio).
Attraversato il ponte sul torrente Viola il percorso ritorna su fondo asfaltato.
Dopo il ponte si svolta immediatamente a sinistra in direzione di Isolaccia (cartello).
(Nota: da qui in avanti, ad eccezione dell’ultimo chilometro in prossimità dell’abitato di Semogo, la pista ciclopedonale correrà integralmente sulle sponde del torrente Viola, regalando piacevolissimi scenari naturali cullati dal suono delle acque.)
Dopo il ponte la strada sale per alcune decine di metri per poi farsi nuovamente pianeggiante. Circa 500 metri più avanti, nei pressi di una cascatella artificiale, la strada torna a salire con leggera pendenza. Dopo circa 200 metri si presenta un tratto abbastanza ripido che in breve porta ai prati di Sughet.
Il tratto di itinerario appena percorso, tra il ponte del Planec e i prati di Sughet, è molto interessante dal punto di vista geologico; è infatti evidente l’azione erosiva delle acque fluviali sui depositi alluvionali e sull’antica frana che parecchi secoli addietro scese dalle pendici del Monte Scale colmando il fondo della valle e parte del versante opposto.
Raggiunti i prati di Sughet il percorso prosegue con un facile saliscendi fino a raggiungere un moderno ponte in acciaio.
Attraversato il ponte il percorso torna a salire con moderata pendenza per circa 200 metri. Terminata la salita una breve discesa porta al ponte in muratura di Sughet, ponte che si deve attraversare. Nelle vicinanze, nei pressi dell’abitato di Sughet, è presente una fermata dell’autobus della linea Bormio- Livigno.
Dopo aver attraversato il ponte il percorso svolta a sinistra per poi proseguire con un dolce zigzag in leggerissima salita.
Giunti all’imbocco della piana di Piandelvino il paesaggio cambia improvvisamente. La stretta valle lascia spazio ad un ampia prateria pianeggiante circondata dalle splendide montagne della Valdidentro. Sul versante di destra (verso nord) svettano in successione est - ovest (da destra a sinistra) il Monte Scale (croce di vetta), il Monte Scale Occidentale, le Torri di Fraele, le cime di Plator, il Monte Trela, il Dossaccio e le cime di Foscagno.
Il percorso divenuto ormai pianeggiante prosegue accarezzando il placido fiume fino a raggiungere senza deviazioni o difficoltà il ponte in prossimità dello stadio di biathlon e sci di fondo. (Nota: pochi metri prima del ponte una deviazione sulla destra porta in pochi minuti all’abitato di Piandelvino dove sono presenti una fermata Bus della linea Bormio-Livigno, un alimentari e un bar.)
Attraversato il ponte (bar-gelateria) il percorso svolta a destra per proseguire per circa trecento metri su di una strada secondaria aperta al traffico. Raggiunta la strada statale 301 del Foscagno, un comodo sottopassaggio consnete l’attraversamento della strada statale 301 del Foscagno (fermata Bus). Attraversato il sottopassaggio si prosegue diritti su strada ciclopedonale fino ad arrivare all’area di Rasin e alla sua centrale Idroelettrica. Questa centrale, realizzata nei primi anni del XIX secolo ed oggi non più funzionante, è stata la prima centrale idroelettrica attiva in Alta Valtellina.
Dalla centrale si continua diritti fino a raggiungere l’abitato di Isolaccia in prossimità di un parco giochi.
Con la comodità di un sottopassaggio si attraversa la strada comunale per poi continuare tra il fiume e il parco giochi. Raggiunto un ponte carrabile lo si attraversa svoltando a destra per poi svoltare immediatamente a sinistra su via Giardini. Si prosegue lungo il fiume, fino a raggiungere un nuovo sottopassaggio nei pressi della piazza di Isolaccia (fermate bus, alimentari, pizzeria, bar, ufficio turistico ecc.).
Il sentiero Viola prosegue diritto lungo il fiume fino ad inoltrarsi in un piccolo bosco di abeti. Sulla destra, maestosa e scenografica, la cascata di Isolaccia cattura magneticamente lo sguardo.
Raggiunto un attraversamento stradale in prossimità di un ponte, NON si attraversa il ponte e si prosegue diritti in direzione Semogo.
Dopo aver costeggiato il campeggio di Isolaccia il percorso si addentra nella valle. Gli abeti, prima presenti sul solo lato sinistro della valle si fanno via via più fitti fino a circondare completamente il tracciato su entrambi i lati del percorso.
Senza alcuna deviazione o particolare difficoltà da segnalare il sentiero Viola prosegue in direzione Ovest.
Raggiunta la confluenza tra il fiume Viola e il torrente Foscagno l’orizzonte torna nuovamente ad allargarsi regalando un magico scenario a tinte verdi sul Bosco del Conte.
Più avanti, nei pressi dell’area di sosta denominata Semogo, la strada svolta a destra e con una salita abbastanza ripida lunga circa 500 metri si raggiunge il cimitero di Semogo.
Al cimitero si mantiene la sinistra e si prosegue su via Viola fino al suo termine dove si svolta a destra su via Le Ponti.
Si segue via Le Ponti fino al suo termine fino a raggiungere la strada statale 301 del Foscagno e poco più avanti la piazza di Semogo (fermata bus, bar, ristorante- pizzeria, alimentari).
Buona escursione da Stefano e tutto lo staff di Albergo Adele
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