Bormio in Cammino - Passeggiate ed Escursioni a Bormio in Alta Valtellina alla scoperta della Magnifica Terra

STEFANO BEDOGNÈ

BORMIO

IN CAMMINO

ALLA SCOPERTA DELLA MAGNIFICA TERRA CON LE ESCURSIONI DI UN ALBERGATORE INNAMORATO

Dal Blog di Albergo Adele, nel 2022 ha preso vita il libro “Bormio in cammino”. Una raccolta di 30 itinerari di ogni difficoltà, lunghezza e dislivello in Alta Valtellina.

Il sentiero Glaciologico Alto, anche chiamato sentiero dei ponti tibetani, è il percorso ideale per ammirare da posizione privilegiata le cime e i ghiacciai dell’alta Valfurva. Un itinerario dove alta quota, panorami, ghiacciai e storia si fondono per una esplosione di emozioni d’ogni genere: dalla magnificenza dell’alta montagna, alla tristezza della guerra e del cambiamento climatico.

Sentiero glaciologico alto o sentiero dei ponti tibetani – Giro ad anello

Valle dei Forni – Valfurva

Lunghezza totale dell’escursione:  9.880  metri
Dislivello totale in salita: 623 metri
Tempo indicativo dell’escursione: 4 ore e 30 minuti
Difficoltà: escursionistica (6 su 10)  (difficoltà limitata a brevi punti con sentiero non sempre evidente)
Stagione consigliata: da metà giugno a  metà ottobre (verificare quota neve sui versanti Nord)
Percorso adatto anche in giorni di pioggia:  no
Caratteristiche generali dell’ambiente: itinerario panoramico ricco di ghiacciai e resti della Grande Guerra
Presenza di acqua\fontane lungo il percorso: si
Percorso all’interno dei confini del Parco Nazionale dello Stelvio: si
Panchine lungo il percorso: no
Aree picnic lungo il percorso: no
Ristori o rifugi lungo il percorso: si (Rifugio Branca e Rifugio Forni)
Percorso ad anello: si
Percorso vai e vieni: no
Percorribile con passeggino: no
Località di partenza dell’escursione: Parcheggio dei Forni
Coordinate del punto di partenza: 46°25’10.28” N – 10°33’25.07” E  —-   UTM:  32T 619644  –  5141839
Quota del punto di partenza:  2147 metri s.l.m.
Quota massima toccata dal percorso: 2527 metri s.l.m.

Descrizione dell’itinerario

Il sentiero Glaciologico Alto, anche chiamato sentiero dei ponti tibetani, è il percorso ideale per ammirare da posizione privilegiata le cime e i ghiacciai dell’alta Valfurva. Nella variante qui descritta viene inoltre valorizzato il percorso storico che porta ai baraccamenti militari della prima guerra mondiale posti alle pendici del Monte San Giacomo.

Un itinerario dove alta quota, panorami, ghiacciai e storia si fondono per una esplosione di emozioni d’ogni genere: dalla magnificenza dell’alta montagna, alla tristezza della guerra e del cambiamento climatico.

Dal parcheggio dei Forni, si attraversa immediatamente il torrente Frodolfo seguendo le indicazioni per il Punto Panoramico quota 2447. Pochi metri dopo il ponte si incontra una deviazione. I cartelli del Sentiero glaciologico indicano una svolta verso sinistra lungo la spettacolare scala degli Alpini.

Si ignora la deviazione e si prosegue diritti lungo la strada sterrata in direzione della Malga Forni e del Punto Panoramico. Circa un centinaio di metri prima di raggiungere la malga si svolta a destra su sentiero e traccia di sentiero. Si risale il crinale erboso aggirando sulla destra l’evidente parete rocciosa contraddistinta da una frana. Questo tratto di percorso non è sempre evidente ma è in ogni caso ben segnalato da alcuni pali e bolli segnavia.

Raggiunta la parte alta del dosso erboso il sentiero si fa via via più evidente e con una breve salita a tornanti porta ai resti delle trincee e baraccamenti militari di quota 2447. In questo tratto di salita è possibile ammirare il Gran Zebrù, il Monte Pasquale e il Monte Cevedale.

Giunti al maestoso punto panoramico, si apre il sipario sullo spettacolo dei ghiacciai con in la cima Taviela e le Cime di Peio assolute protagoniste.

Il percorso prosegue in discesa in direzione di queste ultime cime fino a ricongiungersi con il sentiero glaciologico alto.

All’incrocio si svolta a destra e in leggera salita si affronta un nuovo dosso. Questo tratto di percorso è nuovamente contraddistinto dalla presenza di resti di trincee, reticolati e baraccamenti militari risalenti alla prima guerra mondiale. Giunti alla sommità della breve salita lo spettacolo è nuovamente immenso.

Una breve discesa, con un ripido tratto iniziale, porta questa volta a incrociare il sentiero glaciologico basso. Alla deviazione si svolta nuovamente a destra e in leggera salita si segue il sentiero 520 in direzione dei Ponti Tibetani e del Rifugio Branca.

Questo nuovo breve tratto in salita porta ad una zona contraddistinta da rocce molto levigate ove è evidentissima l’azione erosiva svolta dai ghiacciai e dalle acque. Le rocce rosse, cariche di minerali ferrosi, sembrano statue arrotondate da sapienti scultori. L’armonia delle curve, la perfezione della levigatura, l’esaltazione delle vene ferrose e delle tonalità di colori, sono una vera galleria d’arte a cielo aperto offerta dalla natura.

Terminata la salita tra queste incredibili rocce, una brevissima discesa porta ai due caratteristici ponti tibetani in prossimità dei quali il paesaggio si fa immediatamente più ampio. Nuovi incredibili protagonisti della scena sono con il ghiacciaio dei Forni, la cima Cadini e il Monte San Matteo.

L’itinerario prosegue poi in direzione del Rifugio Branca tra rocce levigate e detriti morenici (prestare attenzione). Dopo una breve discesa con sentiero poco visibile,  il camminamento torna a farsi evidente e  in pochi minuti porta dapprima al laghetto delle Ròsole e poco oltre al rifugio.

Lasciato il ristoro si imbocca immediatamente il sentiero 530 in direzione del Rifugio Pizzini.

Una breve salita porta ad un altipiano con un nuovo suggestivo e incredibile panorama sulla corona di cime che sovrastano il ghiacciaio dei Forni.  Al termine del tratto pianeggiante inizia la discesa che, seguendo il tracciato 530.2, porta in pochi minuti di cammino alla malga Forni. Dalla malga, si prosegue poi lungo la strada sterrata in discesa che, in direzione del Rifugio Forni, riporta al punto di partenza dell’escursione.

Buona escursione

Stefano e tutto lo staff di Albergo Adele

Escursioni a Bormio, un’opportunità in più!

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STEFANO BEDOGNÈ

BORMIO

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ALLA SCOPERTA DELLA MAGNIFICA TERRA CON LE ESCURSIONI DI UN ALBERGATORE INNAMORATO

Dal Blog di Albergo Adele, nel 2022 ha preso vita il libro “Bormio in cammino”. Una raccolta di 30 itinerari di ogni difficoltà, lunghezza e dislivello in Alta Valtellina.

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STEFANO BEDOGNÈ

BORMIO

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