Una mattina sulla strada dello Stelvio - Stefano Bedognè - Romanzo - Albergo Adele Hotel Bormio

STEFANO BEDOGNÈ

UNA MATTINA SULLA STRADA DELLO STELVIO

Un racconto romanzato scritto con il cuore e con l’anima, tra verità e finzione, toponimi storici e ambienti naturali.

Questo libro è dedicato a tutte le persone che mi vogliono bene e a tutte quelle anime speciali che più o meno consapevolmente hanno camminato al mio fianco lungo il sentiero della vita.

Il giro ad anello dell’Alpe del Gallo è una escursione lunga ma di grandissima soddisfazione. Il percorso qui proposto presenta scenari selvaggi e mozzafiato dove l’antropizzazione e i segni dell’uomo sono ridotti al minimo. Il percorso è ideale per escursionisti ben allenati che vogliono ritrovare la loro armonia lontano dal caos degli itinerari più noti, comodi e frequentati.

Alpe del Gallo – Giro ad anello

Cancano – Valdidentro

Lunghezza totale dell’escursione:  22.210 metri

Dislivello totale in salita: 627 metri

Tempo indicativo dell’escursione: 7 ore e 30 minuti

Difficoltà: escursionistica (6 su 10)  (difficoltà limitata all’ attraversamento di brevi vallette)

Stagione consigliata: da metà giugno a  fine ottobre (verificare quota neve sui versanti Nord)

Percorso adatto anche in giorni di pioggia:  no

Caratteristiche generali dell’ambiente: itinerario panoramico in un territorio isolato e selvaggio

Presenza di acqua\fontane lungo il percorso: si

Percorso all’ interno dei confini del Parco Nazionale dello Stelvio: si

Panchine lungo il percorso: si

Aree picnic lungo il percorso: no

Ristori o rifugi lungo il percorso: no

Percorso ad anello: si

Percorso vai e vieni: no

Percorribile con passeggino: no

Località di partenza dell’escursione: Passo di Fraele – parcheggio al termine dei laghi di Cancano (lago di San Giacomo)

Coordinate del punto di partenza: 46°33’10.10” N – 10°15’10.79” E  —-   UTM:  32T 596051  –  5156234

Quota del punto di partenza: 1952 metri s.l.m.          Quota massima toccata dal percorso:   2337 metri s.l.m.

Descrizione dell’itinerario

Il giro ad anello dell’Alpe del Gallo è una escursione lunga ma di grandissima soddisfazione. Il percorso qui proposto presenta scenari selvaggi e mozzafiato dove l’antropizzazione e i segni dell’uomo sono ridotti al minimo. Il percorso è l’ideale per escursionisti ben allenati che vogliono ritrovare la loro armonia lontano dal caos degli itinerari più noti, comodi e frequentati.

Dal parcheggio del Passo di Fraele, al termine del secondo lago di Cancano (lago di San Giacomo), si prende la strada sterrata che in direzione Nord-Ovest punta verso la Valle del Gallo e la Val Mora.

A pochi metri dal posteggio si incontra la prima deviazione; la si ignora e si prosegue diritti fino ad arrivare a un secondo incrocio nei pressi di un’ampia colata detritica. Si svolta a sinistra e si prosegue sulla sterrata n°182.1 in direzione Pra Grata – Alpe del Gallo.

In poco più di due chilometri la carrabile porta alla località Pra Grata. Questo tratto dell’itinerario, quasi tutto in leggera discesa, è contraddistinto dall’attraversamento di una valle selvaggia e isolata, impreziosita da un caratteristico bosco di pino montano “Pumilio”, una specie arborea rarissima nelle nostre regioni.

Giunti alla baita e all’ampia prateria di Pra Grata si prosegue sul tracciato 182 in direzione Alpe del Gallo – Fuorcla del Gal.

Pochi minuti di cammino portano ai 1860 metri del ponte Acqua del Gallo.

Si attraversa il ponte e si continua sulla carrabile 182 in direzione Alpe del Gallo – Fuorcla del Gal.

La strada, ancora priva di difficoltà, porta in vista della lunga coda del bacino artificiale del lago di Livigno. Il paesaggio gradualmente cambia e, sempre nel suo massimo splendore, da l’impressione di un viaggio intorno al mondo, da una primordiale valle nordamericana agli incredibili colori di un fiordo neozelandese.

Giunti all’altezza del lago, la carrabile si fa a tratti sentiero e nell’attraversamento di alcuni piccoli corsi d’acqua,  presenta i suoi unici tratti difficili. (prestare attenzione)

Passate le piccole valli torrentizie il sentiero si fa nuovamente ampio e spazioso.

Una leggera salita a tornanti circondata da un bosco incantato portano in breve a i resti della malga “Alpe del Gallo” e poi, ancora più avanti, la Fuorcla del Gal. Quest’ultima si trova nei pressi del confine di stato tra Repubblica Italiana e Confederazione Elvetica.

Poche decine di metri oltre il cippo di confine, si raggiunge il passo del Gallo e il grande alpeggio che lo contraddistingue.

Ignorando la traccia che porta verso la malga “Chasa da Cuntin” si svolta verso destra (est) e in leggerissima salita si prosegue verso la Val Mora.

Dal successivo passo, nei pressi di un cartello segnavia e di un incredibile punto panoramico, inizia la discesa su sentiero, ripido e sconnesso, che in breve porta verso il cuore della Val Mora.

Giunti quasi al fondo della valle, quando la discesa inizia a farsi più dolce, si devia a destra in direzione Sud-Ovest verso Paluetta e il fondo della valle in direzione dei laghi di Cancano. Questa deviazione si trova poche decine di metri dopo l’attraversamento del torrente che scende dal passo.

Giunti al termine della discesa, in prossimità del fiume, si raggiunge il comodo sentiero della Val Mora.

Si svolta verso destra e seguendo il corso dell’acqua, in poco più di cinque chilometri, si ritorna senza ulteriori deviazioni o difficoltà al confine Italiano e successivamente al Passo di Fraele, punto di partenza e arrivo della nostra escursione.

Lo sbalorditivo paesaggio, la quiete, il silenzio, il possibile avvistamento di aquile, gipeti, cervi, camosci e stambecchi, vi faranno vivere un’esperienza incredibile su di un itinerario che ribadiamo lungo, selvaggio e poco frequentato dagli escursionisti.

Curiosità

Il passo di Fraele, luogo di partenza e arrivo dell’escursione segna un importante spartiacque. Le acque del lago di San Giacomo, alimenteranno l’Adda e il Po per finire nel mar Adriatico. Le acque della Valle del Gallo e più giù del lago di Livigno finiranno nell’Inn, nel Danubio e dopo un lungo viaggio arriveranno al lontano Mar Nero.

Note particolari

L’escursione si snoda in una delle aree meno frequentate di tutto il Bormiese e il segnale telefonico è assente lungo quasi tutto l’itinerario; per questo motivo si invita a pianificare l’escursione valutando con attenzione le previsioni meteo e le ore di luce a propria disposizione.

Si segnala inoltre che quasi metà del percorso è in territorio Svizzero.

Buona escursione

Stefano e tutto lo staff di Albergo Adele

Escursioni a Bormio, un’opportunità in più!

Bormio in Cammino - Passeggiate ed Escursioni a Bormio in Alta Valtellina alla scoperta della Magnifica Terra

STEFANO BEDOGNÈ

BORMIO

IN CAMMINO

ALLA SCOPERTA DELLA MAGNIFICA TERRA CON LE ESCURSIONI DI UN ALBERGATORE INNAMORATO

Dal Blog di Albergo Adele, nel 2022 ha preso vita il libro “Bormio in cammino”. Una raccolta di 30 itinerari di ogni difficoltà, lunghezza e dislivello in Alta Valtellina.

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