STEFANO BEDOGNÈ
UNA MATTINA SULLA STRADA DELLO STELVIO
Un racconto romanzato scritto con il cuore e con l’anima, tra verità e finzione, toponimi storici e ambienti naturali.
Questo libro è dedicato a tutte le persone che mi vogliono bene e a tutte quelle anime speciali che più o meno consapevolmente hanno camminato al mio fianco lungo il sentiero della vita.
Escursione al Filon del Mot – Giro ad anello
Lunghezza totale dell’escursione: 11.200 metri
Dislivello totale in salita: 650 metri
Tempo indicativo dell’escursione: 5 ore
Difficoltà: escursionistica (7 su 10)
Stagione consigliata: dai primi di luglio a fine settembre
Percorso adatto anche in giorni di pioggia: no
Caratteristiche generali dell’ambiente: itinerario panoramico d’alta montagna
Presenza di acqua\fontane lungo il percorso: si (nella seconda parte del percorso)
Percorso all’interno dei confini del Parco Nazionale dello Stelvio: si
Panchine lungo il percorso: no
Aree picnic lungo il percorso: no
Ristori o rifugi lungo il percorso: no
Percorso ad anello: si
Percorso vai e vieni: no
Percorribile con passeggino: no
Località di partenza dell’escursione: Piazzale funivia dello Stelvio
Coordinate del punto di partenza: 46°31’39.97” N – 10°27’05.66” E —- UTM: 32T 611325 – 5153713
Quota del punto di partenza: 2765 metri s.l.m. Quota massima toccata dal percorso: 3094 metri s.l.m.
Descrizione dell’itinerario
L’escursione ad anello al Filon del Mot, con partenza dal Passo dello Stelvio, è una escursione decisamente appagante nella quale si fondono in perfetta armonia gli infiniti paesaggi d’alta montagna e i segni ancor vivi della Grande Guerra. Proprio su questo itinerario, infatti, è possibile salire comodamente su una cima di 3094 metri e allo stesso tempo camminare su quelle che furono le prime linee Austroungariche e Italiane poco più di cento anni fa.
Dal piazzale di fronte all’hotel Pirovano al Passo dello Stelvio ci si incammina lungo la strada sterrata che sale alle spalle della funivia e, a tratti ripidi, porta verso la Nagler e le Platigliole.
Giunti al Passo delle Platigliole si svolta a destra (cartello) e ci si incammina lungo il sentiero che sale verso la cima del Monte Scorluzzo. In questa parte di percorso il sentiero di salita si dirama spesso in brevi varianti che tuttavia non condizionano la salita. Giunti in vetta al monte Scorluzzo, lasciando alle proprie spalle il versante appena risalito, si prende il sentiero che scende in basso a sinistra (sud ovest).
Nei primissimi metri di discesa il percorso non è molto evidente ma, dal cartello informativo in prossimità della vetta, si vedono chiaramente i primi bolli segna percorso (strisce bianco\verde\rosso). La discesa dalla cima, per circa un centinaio di metri, presenta tratti attrezzati con catene metalliche. Questa è l’unica parte tecnica del percorso e, anche se non presenta particolari difficoltà o pericoli, richiede la giusta attenzione.
Finito il tratto attrezzato il sentiero diventa più comodo e segue interamente il crinale denominato “Filon del Mot”.
In questa parte del percorso, un grandioso paesaggio si mescola con i resti della guerra tra i quali: trincee, muri a secco, scale di legno, resti di baraccamenti e filo spinato.
Il percorso, con l’esclusione di un piccolo risalto roccioso (aggirabile sulla sinistra), prosegue in leggera discesa fino al villaggio militare del Filon del Mot. Giunti in prossimità dell’accampamento (si suggerisce una visita) si svolta a destra sul sentiero in discesa che in breve porta all’evidente malga Scorluzzo e alla sua omonima piana.
In prossimità dell’alpeggio il sentiero torna ad allargarsi fino a diventare una comoda strada sterrata. Si prosegue sempre in leggera discesa fino ad incrociare su un tornante la strada militare che porta a Le Rese Basse. Al tornante si svolta a destra e in leggera salita si prosegue lungo la strada militare in direzione delle cannoniere de le Rese Basse.
Giunti alle postazioni d’artiglieria in prossimità della statua dedicata alla Madonna della Neve, si punta in direzione Passo Stelvio e su comodo sentiero si raggiunge il tornante “de la stua” sulla strada statale. Si segue la strada dello Stelvio, in salita, per circa un chilometro. Raggiunta la vecchia statale, oggi chiusa al traffico veicolare da alcuni grossi massi, la si imbocca e con un ultimo sforzo si ritorna al punto di partenza.
Sul percorso è possibile avvistare stambecchi, marmotte, pernici, aquila e gipeto. Di grande pregio è anche la flora alpina con numerose specie presenti tra le quali si segnalano: genziane, ranuncoli, rododendri, soldanelle e achillee (taneda).
Punti di interesse culturale sul percorso: I luoghi della Guerra Bianca – Monte Scorluzzo – Filon del Mot – Rese basse
Al termine dell’escursione si suggerisce una visita al prezioso Museo “Carlo Donegani” al Passo dello Stelvio oltre che una breve sosta al Sacrario Militare e alla chiesetta di San Ranieri nei pressi della terza cantoniera dello Stelvio.
Buona escursione!
Stefano e tutto lo staff di Albergo Adele
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