Bormio in Cammino - Passeggiate ed Escursioni a Bormio in Alta Valtellina alla scoperta della Magnifica Terra

STEFANO BEDOGNÈ

BORMIO

IN CAMMINO

ALLA SCOPERTA DELLA MAGNIFICA TERRA CON LE ESCURSIONI DI UN ALBERGATORE INNAMORATO

Dal Blog di Albergo Adele, nel 2022 ha preso vita il libro “Bormio in cammino”. Una raccolta di 30 itinerari di ogni difficoltà, lunghezza e dislivello in Alta Valtellina.

Sentiero di campo dei fiori – valle del Braulio

Il sentiero più alpinistico di tutto il Bormiese

Lunghezza totale dell’escursione:  8900 metri

Dislivello totale in salita: 378 metri  (dislivello totale in discesa: 825 metri)

Tempo indicativo dell’escursione: 4 ore

Difficoltà: alpinistica (10 su 10)  – A causa di un regolamento assurdo su questo itinerario è obbligatorio l’accompagnamento di una Guida Alpina

Stagione consigliata: da fine giugno a metà settembre

Percorso adatto anche in giorni di pioggia:  assolutamente no

Caratteristiche generali dell’ambiente: sentiero di alta montagna con forte esposizione e passaggi tecnici.

Presenza di acqua\fontane lungo il percorso: si

Percorso all’interno dei confini del Parco Nazionale dello Stelvio: si

Panchine lungo il percorso: no

Aree picnic lungo il percorso: no

Ristori o rifugi lungo il percorso: no

Percorso ad anello: no  (partenza e arrivo sono in due diversi luoghi)

Percorso vai e vieni: no

Percorribile con passeggino: no

Località di partenza dell’escursione: II° Cantoniera dello Stelvio    (località di arrivo: I° Cantoniera)

Coordinate del punto di partenza: 46°31’07” N – 10°24’07” E  —-   UTM:  32T 607973  –  5152636

Quota del punto di partenza: 2177 metri s.l.m.          Quota massima toccata dal percorso:   2280 metri s.l.m.

Descrizione dell’itinerario

Il sentiero di Campo dei fiori, in un ambiente grandioso, è il sentiero più alpinistico di tutto il Bormiese. Su questo percorso l’escursionista può vivere appieno la fragilità dell’uomo di fronte alla grandezza del creato. Camminare su questo sentiero, su cenge sospese nell’abisso della val Braulio, è un’ esperienza unica e di forte impatto. Per questo itinerario sono richieste capacità alpinistiche ed è vivamente consigliato l’accompagnamento da parte di una Guida Alpina. (dal 2019 a causa di un regolamento assurdo su questo itinerario è obbligatori essere accompagnati da una Guida alpina). Nei punti più tecnici, nel corso dell’ estate 2018, il sentiero è stato riattrezzato dal Parco Nazionale dello Stelvio con funi metalliche e fittoni. Si suggerisce di portare con se l’imbrago con kit da ferrata, 2 moschettoni a ghiera HMS per eventuali calate con mezzo barcaiolo ed uno spezzone di corda da 20 metri.

Dal piazzale antistante la II° Casa Cantoniera dello Stelvio si prende il sentiero che in leggera discesa porta all’attraversamento del torrente Braulio su di una bella passerella in legno. Con evidente percorso si risale il versante opposto alla strada dello Stelvio e si punta in direzione degli imponenti piloni della corrente elettrica. Giunti in prossimità dei tralicci si continua su traccia di sentiero in leggera salita (in questo punto fare attenzione a non farsi ingannare da una scritta su sasso che suggerisce di svoltare verso il basso a sinistra). Si oltrepassa, sempre in leggera salita, un masso con una lapide in marmo e si continua su sentiero e traccia di sentiero.

Da qui in avanti il percorso presenta tratti attrezzati con fittoni nei punti più pericolosi e, anche se non sempre pienamente evidente, il sentiero rimane tuttavia logico. Qui cominciano le difficoltà, che saranno via via sempre crescenti e rafforzate da una forte esposizione. In caso di dubbi sulle proprie capacità si suggerisce di non continuare e ritornare al punto di partenza in quanto da qui in avanti l’eventuale “ritirata”, in condizioni di panico o eccessivo stress, potrebbe rivelarsi ostica e molto pericolosa.

Il sentiero in questa sua parte centrale si snoda sulle cenge sospese della Val Braulio, sfruttando l’unico vero punto debole delle verticali pareti del Monte Braulio. Tra vari saliscendi e attraversamenti di piccole valli, dopo circa quaranta minuti di cammino (1 ora e trenta dal parcheggio) si raggiunge “Campo dei fiori”, una irreale, comoda prateria sospesa nel vuoto e circondata da imponenti larici letteralmente aggrappati alla montagna.

Qui inizia la parte più tecnica del percorso.

Si punta l’evidente ometto in sassi posto nella parte bassa del prato e da lì si scende inizialmente diritti e poi leggermente verso destra in direzione di un pino schiantato. Si passa sotto il tronco del pino e per sentiero, attrezzato con fittoni e corde metalliche, si continua la discesa verso il prato sottostante. Qui si evidenzia di prestare attenzione ad un punto in cui una corda metallica “di servizio” invita ad andare verso la valle in direzione Stelvio. Questa corda metallica, sbagliata, è posta pochi metri dopo un fittone e sul sentiero sono posti dei massi ad indicare di non continuare verso la corda metallica.

Dalla corda e dal fittone si intravede un altro fittone posto circa dieci metri più in basso, sulla verticale. Quest’ultimo si raggiunge su traccia di sentiero tra le piante. Pochi metri più in basso troviamo un tratto attrezzato con corde metalliche che porta al superamento di un breve canale, sempre in discesa e con passaggio obbligato.

Qui si riprende il sentiero e si giunge al “prato del traliccio” dove sono presenti ruderi di vecchie costruzioni. Giunti ai ruderi continuare in piano verso ovest in direzione di un buco nella roccia e ignorando un evidente e fuorviante sentiero che porta verso il basso in direzione di un traliccio nero.

Costeggiando le rocce il sentiero ritorna ben marcato e porta all’attraversamento di una valletta contraddistinta da incredibili formazioni geologiche. Si oltrepassa la valle e sempre su sentiero ben evidente e attrezzato con fittoni, ci si porta inizialmente verso ovest e successivamente verso est aggirando le imponenti pareti calcaree nei loro punti deboli. In breve si scende verso valle fino a giungere in prossimità del torrente Braulio dove si affronta l’ultimo tratto tecnico del percorso. Si attraversa il bellissimo ponticello sul torrente Braulio e su comodo sentiero si raggiunge in breve tempo la I° Casa Cantoniera dello Stelvio.

Punti di interesse culturale sul percorso: le pareti della Val Braulio e le sue evidenti stratigrafie geologiche.

Note particolari: si sconsiglia di portare con se cani in quanto, oltre a smuovere grossi massi sulle cenge, non sono in grado di scendere nel canale obbligato tra Campo dei fiori e il “prato del traliccio”.

Buona escursione

Stefano e tutto lo staff di Albergo Adele

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BORMIO

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STEFANO BEDOGNÈ

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