La chiesa di Santa Lucia conserva alcune tra le più significative opere d’arte del Bormiese tra le quali splendidi affreschi cinquecenteschi.
Arte e Cultura a Bormio – una opportunità in più
La Chiesa di Santa Lucia – Valdisotto
Comunemente conosciuta come chiesa di Santa Lucia, la chiesa è in realtà intitolata anche a San Martino Papa e a San Carlo.
Questo antichissimo edificio di culto, di probabile epoca Romanica, fu documentato per la prima volta nel 1391 tra i documenti dell’inventario dei beni delle chiese di Bormio ma la sua fondazione, come testimoniato dall’affresco del XII secolo raffigurante Santa Cecilia oggi conservato al Museo Civico di Bormio, è sicuramente molto più antica.
Notevole dal punto di vista artistico, questa chiesa può aiutare il visitatore più attento a comprendere il clima religioso che regnava nel Bormiese e in tutta la Valtellina a partire dai primi anni del XVI secolo quando, con la Riforma Protestante, la Valtellina si trovò al centro di una aspra disputa religiosa. Bormio e l’attuale provincia di Sondrio erano in quel tempo territori governati dalle Tre Leghe Svizzere. Le Tre Leghe sposarono fin da subito la Riforma Protestante e contestualmente, seppure senza mai imporlo, cercarono di agevolare la proliferazione del protestantesimo all’interno di tutti i loro territori. I Valtellinesi, dal canto loro, restarono sempre fortemente legati alla dottrina Cattolica, al culto della Vergine e dei Santi. Questo contrasto religioso fu dunque tema di aspre contese e attriti che si trascinarono ininterrottamente nel corso dei successivi secoli di dominio Svizzero e che videro il loro apice nel 1620 con quello che oggi viene ricordato come “il sacro macello”.
Anche per questi motivi si presume che la chiesa, anticamente intitolata a San Martino di Tours, fu successivamente dedicata a San Martino Papa, il Vescovo di Roma che nel 600 d.C. sostenne con tenacia la natura umana e divina di Cristo.
La chiesa, ai giorni nostri, si presenta ai visitatori con un elegante portone in legno incorniciato da un portale in pietra locale elegantemente scolpito. L’esterno della chiesa è inoltre impreziosito da un grande affresco raffigurante San Cristoforo con un bambino sulle spalle.
L’interno dell’edificio presenta due navate affiancate nelle quali sono conservate alcune tra le più significative opere d’arte del Bormiese. La navata settentrionale, più piccola e più antica, presenta un importante ciclo pittorico realizzato nel 1545 dal pittore bresciano Vincenzo De Barberis e raffigurante l’Annunciazione con Maria e i Santi tra i quali San Martino di Tour, San Sebastiano, San Rocco, San Giovanni Battista, i Profeti e storie della vita di Santa Lucia.
Anche la navata principale della chiesa può vantare un significativo affresco cinquecentesco e, in questo caso, attribuibile al pittore comasco Giovanni De Magistris. Quest’opera raffigura la Vergine con il Bambino, San Nicola da Tolentino, San Antonio Abate, San Rocco e San Sebastiano. Sulla parete di fondo è inoltre visibile un frammento di affresco quattrocentesco dedicato a Sant’Antonio Abate.
L’altare maggiore è invece arricchito da una grande pala realizzata nel 1611 da Bartolomeo Roverio detto il Genovesino. Anche in questo caso la scena è dedicata alla Madonna con il Bambino fra i Santi Carlo, Lucia, Caterina e Martino Papa.
Statue lignee tra le quali spicca quella dedicata a Santa Lucia completano la qualità artistica di questa piccola perla antica.
Santa Lucia
Martire cristiana è protettrice dei ciechi, degli elettricisti, delle malattie degli occhi e degli oculisti.
Coordinate geografiche del sito: 46°27’25” N 10°21’27’’ E – UTM 32T 604247 5145741
Fonti:
- Fonti private Dottoressa Emanuela Gasperi
- CMAV cartelli informativi
- Diversi siti internet dedicati ai Santi della Chiesa
Il gruppo Volontari per la Cultura durante l’anno offre una serie di visite guidate alle chiese del Bormiese.
Buona scoperta dei tesori nascosti di Bormio, da Stefano e da tutto lo staff di Albergo Adele
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