Una mattina sulla strada dello Stelvio - Stefano Bedognè - Romanzo - Albergo Adele Hotel Bormio

STEFANO BEDOGNÈ

UNA MATTINA SULLA STRADA DELLO STELVIO

Un racconto romanzato scritto con il cuore e con l’anima, tra verità e finzione, toponimi storici e ambienti naturali.

Questo libro è dedicato a tutte le persone che mi vogliono bene e a tutte quelle anime speciali che più o meno consapevolmente hanno camminato al mio fianco lungo il sentiero della vita.

Quella da Santa Caterina ai Forni è un escursione invernale di medio bassa difficoltà e grande impatto scenografico. Al fascino di un valle silenziosa e selvaggia si aggiunge l’incredibile parete nord del Monte Tresero, montagna simbolo della Valfurva. Con la sua maestosa mole, i quasi 1800 metri di dislivello dal fiume alla vetta, le rocce, i ghiacciai e i candidi pendii nevosi spesso segnati da valanghe più o meno recenti, gli escursionisti possono godere di un suggestivo punto di vista spesso riservato ai soli alpinisti.

A questo vi sono da segnalare almeno altri due valori aggiunti per questa preziosa escursione invernale: il fondo quasi sempre battuto e la presenza lungo l’itinerario di un caldo e accogliente punto di ristoro presso il Rifugio Ristoro Stella Alpina.

Escursionismo invernale e Ciaspole a Bormio – Valfurva

“Da Santa Caterina ai Forni”

Lunghezza totale dell’escursione:  10.750  metri

Dislivello totale in salita: 441 metri

Tempo indicativo dell’escursione: 4 ore e 30 minuti

Difficoltà: escursionismo invernale – ciaspole (4 su 10)

Stagione consigliata: da inizio inverno a fine febbraio (il 1° marzo la strada riapre al traffico veicolare)

Percorso adatto anche durante la nevicata:  si

Caratteristiche generali dell’ambiente: itinerario scenografico ai piedi dell’imponente parete nord del monte Tresero;

Percorso all’interno dei confini del Parco Nazionale dello Stelvio: si

Ristori o rifugi lungo il percorso: si  (Rifugio Ristorante Stella Alpina)

Percorso ad anello: no

Percorso vai e vieni: si

Località di partenza dell’escursione: Santa Caterina – parcheggio La Fonte

Coordinate del punto di partenza: 46°24’37.21” N – 10°30’12.73” E  —-   UTM:  32T 615558  –  5140739

Quota del punto di partenza: 1734 metri s.l.m.          Quota massima toccata dal percorso:   2166 metri s.l.m.

Descrizione dell’itinerario: Escursionismo invernale e ciaspole da Santa Caterina ai Forni

Quella da Santa Caterina ai Forni è un escursione invernale di medio bassa difficoltà e grande impatto scenografico. Oltre al fascino di una valle silenziosa e selvaggia dominata dall’imponente parete nord del Monte Tresero, vi sono da segnalare almeno due valori aggiunti per questa preziosa escursione invernale: il fondo quasi sempre battuto e la presenza lungo l’itinerario di un caldo e accogliente punto di ristoro.

Dal parcheggio “La fonte” di Santa Caterina Valfurva si segue la strada pianeggiante che punta verso est in direzione del rifugio Forni. La carrabile procede pianeggiante per circa un chilometro fin quando, al termine dei prati di “Lusseda”, ha inizio la salita.

Un breve tratto ripido porta alla località “Resamoga” per poi addentrarsi nel cuore della valle in località Miravalle.

Con lieve pendenza la strada prosegue in un pineta di puro cirmolo (una rarità sull’intero arco alpino) fino a giungere alla cascata dei Molinelli, meta ambita per gli scalatori su ghiaccio.

Sul versante opposto della valle la maestosa parete nord del monte Tresero, montagna simbolo della Valfurva, ripetutamente cattura lo sguardo. La sua maestosa mole, i quasi 1800 metri di dislivello dal fiume alla vetta, le rocce, i ghiacciai e i candidi pendii nevosi spesso segnati da valanghe più o meno recenti, donano all’escursionista un punto di vista spesso riservato ai soli alpinisti. Una montagna tanto vicina da poter essere toccata e al tempo stesso tanto imponente da suscitare immensa meraviglia e rispetto.

L’escursione continua in salita con pendenza regolare e in breve si raggiungono due caratteristici tornanti seguiti da un breve tratto di salita ripida ed una successiva piccola discesa. Un nuovo breve tratto in forte pendenza porta in pochi minuti al Rifugio Stella Alpina.

Oltrepassato il ristoro la pendenza torna a diminuire. Si continua lungo l’evidente percorso fino a raggiungere ed oltrepassare altri due tornanti. Poche decine di metri dopo il secondo tornante, in prossimità di un incrocio, seguire le indicazioni per i parcheggi. Oltrepassare il breve tratto in discesa tra le rocce e, terminata la discesina, mantenere la sinistra in direzione del Rifugio Forni.

All’altezza del rifugio, puntare all’evidente tettoia informativa del Parco Nazionale dello Stelvio. Raggiunto il pannello informativo svoltare a destra e, seguendo la traccia pianeggiante, mantenere il rifugio alle proprie spalle e continuare in direzione del traliccio della corrente in ferro scuro. Pochi metri dopo il traliccio si giunge ad uno scenografico balcone panoramico sul ghiacciaio dei Forni e le sue celebri cime.

Il contrasto tra la stretta valle fin qui percorsa e l’ariosità del panorama circostante lasciano senza fiato. Il silenzio, la neve e la maestosità dell’ambiente catturano lo sguardo e regalano emozioni ogni volta uniche e differenti.

Abbandonato questo incredibile scenario, si inverte il senso di marcia e, ritornando sui propri passi, si rientra a Santa Caterina.

Buona escursione!

Stefano e tutto lo staff di Albergo Adele

 NOTE

  • Il percorso qui descritto si svolge quasi interamente su terreno innevato e le strade qui nominate si riferiscono ai normali tracciati estivi. Nel periodo invernale queste strade sono completamente ricoperte di neve e vanno pertanto riconosciute dall’ampiezza e conformazione del terreno più che dalle abituali caratteristiche. L’escursionismo invernale richiede un maggiore spirito di osservazione e attenzione rispetto al classico escursionismo estivo.
  • Si suggerisce l’uso di bastoncini, ciaspole e ramponcini.
  • Si ricorda che tra i vari rischi legati all’attività escursionistica invernale, comprese le ciaspole, vi è il pericolo valanghe. Prima di procedere all’escursione è buona norma verificare il Bollettino Neve e Valanghe di Arpa Lombardia . E’ altresì obbligatorio l’uso (e la conoscenza) dell’ apparecchiatura ed attrezzatura di autosoccorso (ARTVA + PALA + SONDA).

A tal proposito si ricorda che la legge regionale della Lombardia 1° ottobre 2014 n. 26 all’art.14 comma 3 prevede che gli utenti delle superfici innevate diverse dalle aree sciabili attrezzate e, in particolare, gli sciatori fuori pista, gli sci alpinisti e gli escursionisti devono rispettare, in quanto applicabili, le regole di comportamento di cui al comma 2 e munirsi degli appositi sistemi di autosoccorso qualora sussistano pericoli di valanghe, verificando le condizioni climatiche anche attraverso la consultazione del Bollettino neve e valanghe di ARPA Lombardia per consentire interventi di soccorso.

Escursionismo a Bormio, un’opportunità in più!

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Bormio in Cammino - Passeggiate ed Escursioni a Bormio in Alta Valtellina alla scoperta della Magnifica Terra

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BORMIO

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ALLA SCOPERTA DELLA MAGNIFICA TERRA CON LE ESCURSIONI DI UN ALBERGATORE INNAMORATO

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