STEFANO BEDOGNÈ
UNA MATTINA SULLA STRADA DELLO STELVIO
Un racconto romanzato scritto con il cuore e con l’anima, tra verità e finzione, toponimi storici e ambienti naturali.
Questo libro è dedicato a tutte le persone che mi vogliono bene e a tutte quelle anime speciali che più o meno consapevolmente hanno camminato al mio fianco lungo il sentiero della vita.
L’escursione al belvedere del Monte Solena, in Valdidentro, offre la possibilità di ammirare l’area dei laghi di Cancano da una incredibile prospettiva. Uno splendido balcone panoramico immerso in un ambiente alpino dall’incredibile fascino e bellezza. Questo itinerario, pur non presentando particolari difficoltà tecniche, percorre un sentiero non sempre ben evidente e\o segnalato. Allo stato di manutenzione attuale, purtroppo, le possibili difficoltà di orientamento rendono questo percorso non adatto agli escursionisti poco abituati a muoversi su sentieri scarsamente segnalati.
Escursione al belvedere del Monte Solena
(Valdidentro – Cancano)
Belvedere al Monte Solena
Lunghezza totale dell’escursione: 4.140 metri
Dislivello totale in salita: 340 metri
Tempo indicativo dell’escursione: 2 ore e 30 minuti
Difficoltà: media (5 su 10)
Stagione consigliata: dai primi di giugno a fine ottobre (verificare quota neve sui versanti sud)
Percorso adatto anche in giorni di pioggia: no
Caratteristiche generali dell’ambiente: itinerario panoramico
Presenza di acqua\fontane lungo il percorso: si (solo in prossimità dell’Alpe Solena)
Percorso all’interno dei confini del Parco Nazionale dello Stelvio: si
Panchine lungo il percorso: no
Aree picnic lungo il percorso: no
Ristori o rifugi lungo il percorso: no
Percorso ad anello: no
Percorso vai e vieni: si
Percorribile con passeggino: no
Località di partenza dell’escursione: Ristoro Solena (Cancano – Valdidentro)
Coordinate del punto di partenza: 46°31’09.40” N – 10°19’19.17” E —- UTM: 32T 601403 – 5152594
Quota del punto di partenza: 1954 metri s.l.m. Quota massima toccata dal percorso: 2320 metri s.l.m.
Introduzione:
L’escursione al belvedere del Monte Solena, in Valdidentro, offre la possibilità di ammirare l’area dei laghi di Cancano da una incredibile prospettiva. Uno splendido balcone panoramico immerso in un ambiente alpino dall’incredibile fascino e bellezza. Questo itinerario, pur non presentando particolari difficoltà tecniche, percorre un sentiero non sempre ben evidente e\o segnalato. Allo stato di manutenzione attuale, purtroppo, le possibili difficoltà di orientamento rendono questo percorso non adatto agli escursionisti poco abituati a muoversi su sentieri scarsamente segnalati.
Belvedere del Monte Solena – Descrizione dell’ itinerario
Dal Ristoro Solena si sale lungo la strada sterrata che porta in direzione dell’ Alpe Solena e della Val Forcola.
Raggiunta la meravigliosa area prativa dell’ Alpe Solena si svolta a sinistra e si procede in direzione della Malga.
Dalla abitazione si continua in leggera salita puntando ad un vecchio cartello in legno che si nota al margine del bosco leggermente spostato sulla destra rispetto alla casa (spalle alla casa e viso a monte). Nei pressi del vecchio cartello segnavia si nota un evidente sentiero che sale diagonalmente verso destra in direzione della Val Forcola (est).
Si imbocca il sentiero e si prosegue in salita per circa un centinaio di metri di lunghezza fino ad incontrare un tornante verso sinistra. In questo punto la deviazione non è molto evidente anche a causa di un ingannevole traccia che sembra far proseguire il sentiero orizzontalmente. Ad ogni modo, se vi doveste sbagliare, questa traccia di sentiero si interrompe pochi metri più avanti. Fare dunque attenzione e svoltare a sinistra in salita.
Un breve tratto, inizialmente ripido, porta ad una bellissima area prativa oggi in parte “compromessa” dal significativo rimboschimento di pino mugo. Si attraversa tutta l’area prativa su sentiero e traccia di sentiero puntando in direzione di un promontorio roccioso che si vede in lontananza alcune centinaia di metri di dislivello più in alto.
Al termine dell’area prativa, rientrando nel bosco, il sentiero torna a farsi evidente. Il percorso, sempre circondato da un piacevole bosco di pino mugo, prosegue in salita affrontando un paio di tornanti distanti tra loro poche centinaia di metri. Passato il secondo tornante un breve tratto ripido porta ad una nuova area prativa posta sopra il limite boschivo. Da qui in avanti il percorso sarà interamente fuori dal bosco e, passo dopo passo, l’orizzonte sembrerà sempre più vasto e spettacolare.
Dall’area prativa il sentiero procede orizzontalmente per circa un centinaio di metri per poi svoltare verso destra in direzione delle magnifiche rocce che catturano lo sguardo poche decine di metri più in alto.
Il tracciato si porta in direzione delle rocce e, fin quasi a sfiorarle, le aggira sulla destra (faccia a monte). Raggiunta la sommità delle rocce il sentiero piega a sinistra e punta in direzione dell’evidente pianoro. In prossimità di un piccolo ricovero per i pastori si raggiunge il belvedere.
La vista sui bacini artificiali di Cancano, da questo incredibile punto panoramico, lascia senza fiato. Contemplare la natura da quassù è sempre qualcosa di emozionante. I laghi di Cancano, il lago scale, le cime di Plator, il Monte Scale,il Monte Reit, la conca di Bormio, Pedenolo, uno spettacolo a 360°.
Dal belvedere si ritorna al punto di partenza seguendo a ritroso il percorso di andata con la sola raccomandazione di prestare particolare attenzione all’orientamento nella zona prativa più bassa. Per imboccare correttamente il sentiero di discesa bisogna camminare sempre diritti fino al termine dell’area prativa dove una sorta di “imbuto” nel bosco porta ad imboccare nuovamente il sentiero che, solo a partire da quel punto, torna a farsi pienamente evidente.
Buona escursione!
Buona escursione da Stefano e tutto lo staff di Albergo Adele
NOTE PARTICOLARI
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- Dal belvedere è possibile salire per altri 200 metri di dislivello fino a raggiungere un ulteriore punto panoramico e poi ancora più su fino a raggiungere la sommità del Monte Solena. Questi punti non sono stati descritti in questa scheda perché man mano che si sale di quota il tracciato si presenta sempre meno marcato ed evidente, con un significativo aumento delle difficoltà (tratti di difficoltà alpinistica) e dei pericoli.
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- Lungo l’itinerario è possibile avvistare stambecchi, camosci, aquila e gipeto.
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