STEFANO BEDOGNÈ
UNA MATTINA SULLA STRADA DELLO STELVIO
Un racconto romanzato scritto con il cuore e con l’anima, tra verità e finzione, toponimi storici e ambienti naturali.
Questo libro è dedicato a tutte le persone che mi vogliono bene e a tutte quelle anime speciali che più o meno consapevolmente hanno camminato al mio fianco lungo il sentiero della vita.
Se conosciuto e rispettato, il freddo può rivelarsi un incredibile compagno di viaggio nelle attività invernali.
In questo articolo cercheremo di dare alcuni piccoli consigli maturati dalla nostra esperienza nel corso degli anni.
Buone attività invernali a tutti!!
Attività sportive invernali in montagna – consigli utili
Come anticipato la scorsa settimana, con questa rubrica cercheremo di dare piccoli consigli e suggerimenti utili ad affrontare con maggiore sicurezza le attività all’aria aperta nel periodo invernale.
Fermamente convinti che cultura e conoscenza siano il miglior antidoto per prevenire infortuni e incidenti, nei prossimi mesi condivideremo con voi le esperienze da noi maturate nel corso degli anni.
Le informazioni fornite in questa rubrica, sul sito internet e blog in generale, sono finalizzate a promuovere le attività all’aria aperta e l’approccio al mondo della montagna ma non sostituiscono in nessun modo l’accompagnamento di professionisti della montagna quali Guide Alpine e Maestri di Sci o la consulenza medico scientifica.
Gli autori, pur curando con la massima attenzione i contenuti del presente sito internet, anche in termini di aggiornamento, non si assumono alcuna responsabilità in merito ad eventuali problemi che possano insorgere per effetto di un utilizzo scorretto del presente sito internet o di siti web esterni ad esso collegati. Albergo Adele sas e Stefano Bedognè, salvo diverse indicazioni di Legge, non possono essere ritenuti in alcun modo responsabili di danni, diretti o indiretti, causati dall’accesso al sito, dall’incapacità o dall’impossibilità di accedervi, dall’affidamento alle notizie in esso contenute o dal loro impiego.
IL FREDDO
Freddo, caldo, bello, brutto, alto, basso. Queste affermazioni, molto utilizzate nelle narrazioni, sono relativamente prive di significato se non accompagnate da un dato o una descrizione che le contestualizzi.
Questo nostro breve articolo vuole trattare “il freddo” relativamente a quelle temperature nelle quali è possibile la presenza di neve e ghiaccio.
Il freddo accompagna spesso le attività sportive nel periodo invernale (alle alte quote tutto l’anno) e se conosciuto si dimostra un incredibile compagno di viaggio. Grazie al freddo le precipitazioni atmosferiche si trasformano da pioggia a neve e l’acqua al suolo solidifica tramutandosi in ghiaccio. Questa “magia” altera completamente la montagna ed il suo paesaggio, portando con se una serie di nuove opportunità ma anche nuovi pericoli. (Opportunità e pericoli legati alla neve e al ghiaccio verranno trattati nei prossimi articoli)
Un altro aspetto legato al freddo riguarda sicuramente l’ipotermia. Temperature rigide, aggravate dall’eventuale presenza di vento, possono creare seri danni. In caso di infortuni, anche banali, il freddo va tenuto in debita considerazione nell’attesa dei soccorsi.
Per questi motivi il freddo va rispettato e ne va considerata la presenza anche quando sembrerebbe non esserci perché ingannati dal calore solare o dallo scorrere delle acque.
Nello zaino dell’escursionista invernale non devono mai mancare berretta, guanti caldi, giacca (possibilmente anti pioggia) e se possibile un piccolo telo termico di emergenza. Ai piedi si suggerisce l’uso di calze tecniche invernali e uno scarponcino che copra la caviglia dalla neve. Naturalmente anche gambe, braccia e busto devono essere adeguatamente protetti.
Cosa si intende per adeguatamente protetti?
Per adeguatamente protetti si intende l’utilizzo di capi d’abbigliamento comodi, caldi e traspiranti. Un piccolo trucco sta nel coprirsi “a cipolla” utilizzando più strati di abbigliamento.
Non si deve tuttavia scordare una semplice regola: non bisogna sudare.
Durante una sosta o un repentino cambio di temperature, come ad esempio il passaggio da una zona soleggiata ad una zona d’ombra, il sudore può congelare negli strati esterni del nostro abbigliamento accentuando notevolmente le condizioni di freddo.
Per questo motivo è meglio “svestirsi” quando si inizia a sudare troppo e coprirsi quando si avverte troppo freddo. Al contrario, un freddo “sopportabile” non è da temere se non si è già sudati.
Un altro piccolo consiglio è di tenere sempre ben coperta la testa. Il corpo umano, in condizioni di freddo intenso, concentra il flusso sanguigno sugli organi necessari alla sopravvivenza e quindi alla testa e al busto. Per questo motivo i primi sintomi di gelo vengono avvertiti alle estremità del nostro corpo quali mani e piedi.
Per contrastare i primi segnali di freddo alle mani un piccolo consiglio è quello di camminare aprendo e chiudendo le mani. Questa attività richiama il sangue ai muscoli delle mani portando con se calore.
Per i piedi invece il suggerimento è di camminare accentuando la rullata sulle punte dei piedi.
Non scordate mai però che mani e piedi “gelano” perché tutto il corpo si sta raffreddando. Per questo la miglior soluzione, se possibile, è mettersi o mantenersi in movimento.
Riassumendo i concetti base per “proteggersi” dal freddo sono:
- Tenere coperto il capo;
- Vestirsi con i giusti abiti, comodi e caldi; (ricordando che troppo caldo è come troppo freddo)
- Utilizzare calze e scarponcini adeguati alla stagione e al terreno (presenza di neve e ghiaccio);
- Utilizzare guanti traspiranti e “wind-stopper”(possibilmente averne un paio di riserva nello zaino);
- Se si prevede una sosta portare nello zaino un cambio di intimo e calze;
- Mantenersi il più possibile asciutti.
Buone attività invernali all’aria aperta!
Stefano e tutto lo staff di Albergo Adele
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