Il Carnevale dei Matti è la festa carnevalesca di Bormio.
Le origini del carnevale dei matti si perdono nella notte dei tempi, tanto che negli archivi si cita il Podestà dei Matti in un documento del 1491.
In tempi remoti, la festa durava una settimana. Subito dopo la festa di Sant’Antonio Abate (17 gennaio) la Compagnia dei Matti si metteva alla ricerca di un soggetto atto ad assumere la carica di Podestà dai Matti.
La carica era tutt’altro che ambita in quanto il futuro Podestà dei Matti, se non avesse accettato la carica sarebbe andato incontro a pesanti scherzi, furti e rapine. A onor del vero anche accettare la carica non portava a miglior privilegi in quanto il Podestà dei Matti, si riduceva spesso in miseria per essere costretto a pagar da bere e mangiare all’intera Compagnia dei Matti, circa cento giovani, durante tutta la settimana di Carnevale.
Giunto il martedì di Carnevale, il vero podestà del Contado di Bormio veniva spodestato e al suo posto veniva incoronato il buffo monarca. In quei giorni la compagnia dei matti aveva i pieni poteri amministrativi.
Il podestà dei matti non era però null’altro che un burattino alle dipendenze dell’arlecchino capo, del dottorazzo e di tutta la compagnia.
I festeggiamenti proseguivano per l’intera settimana per poi concludersi il sabato con la grande polentata distribuita a tutti i poveri del paese.
Per questi ed altri motivi il Carnevale dei Matti venne abolita verso la metà del 1700.
IL CARNEVALE DEI MATTI AI NOSTRI GIORNI
Dagli studi di Marcello Canclini e Roberto De Angelis, la festa venne ricostruita e nel 2003, fra i tributi dell’intero popolo Bormino, fu incoronato il nuovo Podestà dei Matti: Leo Cantoni.
Dal 2003 la festa ha sempre avuto luogo e, anche se ridotta ad un solo giorno, attrae nella piazza di Bormio numerosi turisti e cittadini. Gli ospiti di Bormio sono attratti dai costumi, dalla festa e dal folclore. I cittadini, oltre a scoprire l’identità del nuovo podestà dei Matti, sono invece bramosi di conoscere il contenuto della Posta dei Matti.
La posta dei matti sono le lettere cariche di lamentele, burle e pettegolezzi lasciate durante il corso dell’anno nella cassetta della posta dei matti, ubicata vicino alla fontanella al fondo della piazza.
La festa prosegue poi con la distribuzione della polenta dei poveri e con la sfilata delle mascherine in compagnia del Podestà dei matti.
Fonte dei Testi:
Bollettino dei Matti numero 15 del 2017
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